New Trends: le imbarcazioni passano al verde
Il Festival di Cannes è la vetrina di un’industria mondiale che da molto tempo si preoccupa del proprio impatto ambientale.
Ognuno al proprio livello si sforza di tenere un comportamento che sia il più virtuoso possibile. I produttori di attrezzature, i motoristi e i costruttori avviano iniziative in tal senso. Come nel caso dell’acquisto di un’autovettura, anche l’acquisto di un’imbarcazione, indipendentemente dalla sua dimensione, deve necessariamente essere accompagnato da una riflessione sul futuro, sulla sua reale implicazione in materia di sviluppo durevole e di tutela dell’ambiente. Avere un generatore solare non basta più; è necessario imparare a guardare oltre. Un’imbarcazione, che si tratti di una barca a vela o a motore, s’inserisce in un ciclo di vita che inizia dalla sua concezione e termina con la sua distruzione, passando, ovviamente, per un lungo periodo d’utilizzo. Ciò equivale a dire che durante questo lungo periodo di durata, ogni bene prodotto genera delle forme d’inquinamento, anche se, secondo Greenpeace, meno dell’1% dell’inquinamento degli oceani è da attribuirsi alla navigazione da diporto. Pertanto, ad ogni tappa del ciclo di vita di un’imbarcazione, i cantieri effettuano numerose azioni, dalla costruzione sino al riciclaggio di tutti i materiali quando l’imbarcazione arriva a fine vita, passando per il suo lungo periodo d’utilizzo.
Se tutti i cicli sono in tal modo rispettati, si riduce l’impatto ambientale della pratica della nautica sulla natura. Che si tratti di barche a vela o a motore, le imbarcazioni di nuova generazione, così come i loro proprietari, devono innanzitutto adottare questa attitudine eco-responsabile.
Grazie ad un’offerta particolarmente ricca a visitatori di alta qualità, Cannes gode ormai di una reputazione che varca le frontiere europee. Con l’87% di espositori stranieri, provenienti da 34 paesi, il Festival de la Plaisance di Cannes si consolida come appuntamento decisamente internazionale. Se i paesi europei sono ancora gli espositori più rappresentati, con la presenza dei cantieri francesi, italiani, inglesi, spagnoli o tedeschi, il salone è lieto di contare un numero sempre maggiore di espositori provenienti dagli Stati Uniti, dalla Russia, dagli Emirati Arabi, dall’Asia, con l’emergenza della Turchia che propone imbarcazioni di costruzione e rifiniture di altissimo livello.
I grandi nomi della nautica internazionale hanno sin da ora risposto presente. Intorno ai pontili, i visitatori potranno quindi ritrovare ancora una volta Azimut Benetti, Bénéteau, CRN, Ferretti Group, Jeanneau, Peri Yachts, Pershing, Princess, Riva, Rodriguez Group, Sunseeker, Heesen Yachts, Wally …, simboli di tutto un know-how d’eccezione. Potranno inoltre scoprire dei “nuovi arrivati” come il cantiere Nisi Yachts o ancora il sorprendente Wider.
Lorenzo Ravella ù-Redazione